Quant’è raro mangiare bene nei posti che sono baciati dal turismo? Questa è una delle domande più frequenti quando si va in Vacanza alle Isole Eolie. In tal senso c’è da dire che grazie ad un numero crescente di cuochi d’ogni età , il numero delle tavole di qualità sia che si tratti di ristoranti, di pizzerie e di trattorie, va aumentando sempre di stagione in stagione.
Quindi, che cosa c’è da sapere riguardo panarea ristorante? Allora, intanto possiamo dire che se cercate una tavola che sia in grado di soddisfare il vostro palato in maniera accettabile e ad un costo ragionevole rimarrete quasi certamente delusi.
Una cosa da precisare è che a Panarea il flusso dei visitatori estivi è particolarmente intenso, tanto da mettere a dura prova tutte le strutture dell’isola, che sono abituate a confrontarsi di norma con poche centinaia di ospiti che poi tra la fine del mese di luglio e di agosto schizzano moltiplicandosi senza nessun controllo.
Re delle tavole a Panarea è senza dubbio il pesce con involtini, polpettine di pesce e la zuppa di scorfano all’eoliana mentre per quel che riguarda i dolci abbiamo quelli tipici locali tra cui anche i sesamini, gigi eoliani da accompagnare poi con Malvasia ma anche quelli tipici siciliani tra cui ci sono anche i cannoli, semifreddi e chi più ne ha più ne metta.
I ristoratori qui tengono botta e, anche se il livello generale della cucina è rimasto esattamente lo stesso, in alcuni casi migliorano sicuramente l’offerta. In tutto ciò fa eccezione sicuramente lo storico ristorante Da Pina, una meta sicura in cui il matriarcato genera altissima velocità anche se è il servizio che soffre.
Un posto decisamente consigliato è sulla terrazza del Cusiritati (la Curiosità ) che si affacciata sopra il molo.
Qui c’è un’efficace guida femminile e un gruppo di cameriere e camerieri giovani e piuttosto rapidi mentre ai fornelli ci sono Marilena Merlino e Salvatore Denaro, sempre e costantemente impegnati nel tentativo di svecchiare la tradizione eoliana, ma senza esagerare.
Qual è a panarea ristorante migliore?
Venti metri a scendere c’è una meta che non si può affatto saltare e questo è il Bar del Porto. Qui la sua Regina, Giusi, è quest’anno affiancata dalla figlia. Inoltre qui si può anche sorseggiare uno scotch prima di andare a dormire, un gin ‘n tonic come aperitivo o magari un latte di mandorla per recuperare gli zuccheri bruciati dal sole.
Ma i sorrisi non mancano affatto al boutique hotel Quartara in cui vi aspettano un’originale raccolta di formaggi siculi arricchiti e resi speciali dalla marmellata di arance e gagliardi paccheri con ragù di alalunga. Di certo, comunque, non si può non citare il Raya, un posto storico dove i giovani tiravano svegli fino all’alba al fine di dimostrare di essere immortale.
Poi c’è un luogo in cui un tocco global è perfettamente inserito nel contesto grazie alla signora Angela, ai camerieri, ai figli della buona (ed anche meno buona) borghesia napoletana, ma anche veneta e siciliana. Azzeccati qui sono anche i cocktail che si sorseggiano sulla piccola terrazza, con musica a palla e un paio d’ore a mangiucchiare sashimi.