Avete voglia di sapere qualcosa in più sull’isola di panarea cartina? Bene, infatti se volete organizzare una bella Vacanza alle Isole Eolie, avrete necessariamente bisogno di conoscere ogni informazione utile in tal senso. Iniziamo subito con il dire che l’isola di Panarea è senza dubbio la più ideale per trascorre piacevoli vacanze sempre a contatto con la natura, con il mare, con le rocce e alla scoperta delle sue piccole baie.
Le baie partono dalla famosa Cala Junco con i resti di un villaggio preistorico, passano per la baia degli Zimmari che è l’unica con una spiaggia di sabbia e finendo poi alla più raccolta Drautto. Tuttavia ci sono anche altri isolotti antistanti, e, dalla parte opposta al piccolo porto e al centro abitato, ecco che si trova la bellissima costa rocciosa piena di anfratti in cui si insinua un’acqua decisamente cristallina.
Panarea è l’isola più piccola e la più bassa dell’arcipelago Isole Eolie e con i suoi isolotti di Basiluzzo, Spinazzola, Lisca Bianca, Bottaro, Dattilo, Lisca Nera (anche se ormai è quasi scomparsa) e gli scogli dei Panarelli e delle Formiche, forma un arcipelago piuttosto piccolo fra Lipari e Stromboli posto su un unico basamento sottomarino.
La macchia mediterranea dell’isola di Panarea è composta da fico d’India, lentisco, cappero, ginestra e olivo secolare con i resti di antica vocazione agricola dell’isola (le vigne che esistevano settanta anni fa sono ormai del tutto scomparse ma esistono comunque ancora dei tentativi di reimpiantare la coltura). Per quel che riguarda la vegetazione nativa sappiamo che questa è stata poi contaminata da moltissime specie di piante, con le crescenti costruzioni turistiche delle abitazioni private.
Ecco tutto ciò che riguarda panarea cartina
Ad oggi, la popolazione di Panarea è di circa 200 abitanti stabili nel periodo inverno anche se nei mesi estivi arriva perfino a decuplicare con l’arrivo dei turisti. Gli isolani vivono infatti principalmente di turismo, che è completamente esploso alla fine degli anni settanta ma che ha avuto inizio fin dalla fine degli anni Cinquanta, con la scoperta delle isole dai vacanzieri più avventurosi che erano in cerca di un’oasi di vita a contatto diretto con la natura.
Proprio a questa meravigliosa sensazione di stranezza, di fascino e alla sensazione di “perdersi” nella natura, che procuravano tali luoghi nel periodo relativo al dopoguerra, sono ispirati i film Stromboli di Roberto Rossellini (del 1950) o il più celebre L’avventura di Michelangelo Antonioni (del 1960), che peraltro è stato girato in gran parte a Panarea, Lisca Bianca ed anche Basiluzzo.
Ad accrescere il suo (ormai ex) fascino selvaggio c’è anche il fatto che, a parte una piccola spiaggia, si può accedere al mare soltanto da rocce e da piccole spiagge fatte di ciottoli. Qui si possono fare anche delle splendide passeggiate fra i suggestivi vicoli o salendo fino alla montagna su antiche mulattiere, tra i mille colori offerti dai fichi d’india, dai fiori di cappero, dalla rosa, viola, arancio ed erica.
Inoltre qui non ci sono strade, fatta eccezione però per un’unica striscia di cemento che si snoda fra le diverse contrade del paese. E per concludere possiamo dire che l’isola è collegata a Lipari, che è la principale e le altre isole Eolie, tra cui troviamo anche il porto di Milazzo o Napoli, con un servizio marittimo, in aliscafo o addirittura in nave.